Il cosiddetto “dolore cervicale” o “cervicalgia” costituisce una delle patologie più fastidiose e diffuse tra la popolazione mondiale in quanto le vertebre cervicali sono soggette a sollecitazioni meccaniche continue e di vario tipo nell’arco della giornata: spesso è richiesta una valutazione strumentale per valutare la causa e l’entità di un eventuale danno.
Lo studio radiologico della colonna cervicale viene effettuato quando lo Specialista Ortopedico o Neurologo sospetta qualche tipo di patologia: in particolare lesioni di natura traumatica, artrosica, malformativa, infettiva o tumorale. Sulla base del sospetto clinico lo Specialista Radiologo propone l’esame più indicato per fornire le informazioni utili a definire la causa del dolore e stabilire di conseguenza le terapie necessarie per ridurre o risolvere completamente i sintomi.
La Radiografia della colonna cervicale è generalmente il primo esame richiesto: utilizzando i Raggi X tale metodica è in grado di visualizzare molto bene le strutture ossee ed è quindi indicata nel valutare le fratture dopo un trauma, i segni artrosi negli anziani e le malformazioni. L’esame non richiede alcuna preparazione, viene eseguito in piedi quando possibile e dura pochi minuti. Anche la TAC è un esame basato sui Raggi X e viene utilizzato soprattutto per un approfondimento diagnostico qualora ci siano sospetti di patologia ossea nella Radiografia oppure quando un paziente non può essere sottoposto a studio di Risonanza Magnetica. Non è richiesta alcuna preparazione e non si utilizza il mezzo di contrasto. L’esame viene eseguito da sdraiati su un lettino mobile e dura pochi secondi.
Entrambe queste metodiche non vanno utilizzate in gravidanza!
L’Ecografia è un’indagine poco utilizzata in questo tipo di patologia dato che visualizza in modo ottimale i tessuti molli del collo (tiroide, arterie e vene, linfonodi, ghiandole salivari e strutture muscolari) ma generalmente queste strutture non sono la causa della sintomatologia. Tale metodica non è quindi indicata per valutare alterazioni ossee o nervose. La Risonanza Magnetica, utilizzando onde elettromagnetiche e non Raggi X, è in grado di fornire immagini che permettono di valutare molto bene il contenuto del canale vertebrale, in particolare il midollo spinale, ma fornisce anche informazioni dettagliate riguardanti i dischi compresi tra le vertebre ed il midollo osseo: è pertanto indicata soprattutto nello studio delle lesioni neurologiche, neurochirurgiche e ortopediche. Non è prevista alcuna preparazione all’esame se non nei pochi casi in cui sia necessario l’utilizzo del mezzo di contrasto che serve per valutare meglio il tipo di lesione riscontrata nello studio di base. Durante lo svolgimento dell’esame, che dura circa 20 minuti, è necessaria la collaborazione del paziente che deve mantenere l’assoluta immobilità. In caso di pazienti con claustrofobia l’esame può essere programmato in una apparecchiatura aperta ai lati (disponibile presso le nostre sedi di via Borsellino a Trento e Piazza Isolo a Verona).