Come si svolge una visita dal fisiatra?
La visita specialistica dal fisiatra viene solitamente prescritta a soggetti che soffrono di disturbi all’apparato osteoarticolare, conseguenti a patologie acute o croniche derivanti da traumi, infiammazioni o interventi chirurgici ortopedici. Per arginare e correggere questi tipi di disturbi, generalmente il fisiatra collabora con altre figure professionali in campo medico, come il reumatologo, il fisioterapista o il neurologo.
In che cosa consiste la visita fisiatrica?
La visita fisiatrica è un esame che si svolge con lo scopo di valutare, in un’ottica di riabilitazione e recupero delle funzioni del paziente, lo stato di salute globale in cui si trova l’individuo che presenta condizioni problematiche di vario tipo, ma in particolar modo dal punto di vista ortopedico, neurologico e respiratorio. La visita fisiatrica consente, dunque, di valutare la funzionalità del paziente dal punto di vista ortopedico, neurologico e respiratorio, in condizioni normali o, nello specifico, in seguito a traumi, per intervenire sia nel trattamento di patologie di nuova insorgenza, sia a scopo preventivo, ovvero per limitare la progressione e l’impatto sulla funzione del paziente che soffre di patologie croniche.
Come si svolge la prima visita dal fisiatra?
Le visite dal fisiatra vengono praticate da un medico che ha una specializzazione in Medicina Fisica Riabilitativa. Durante la prima visita, il fisiatra svolge una valutazione complessiva sullo stato di salute clinica del paziente: basandosi su un’anamnesi familiare e personale, il fisiatra compila una valutazione sulla storia pregressa clinica del paziente. Allo scopo di effettuare un’indagine di tipo diagnostico, il fisiatra può eventualmente avvalersi della consulenza di altri specialisti, come l’ortopedico, il neurologo o il reumatologo; inoltre, quando la diagnosi lo rende necessario, può richiedere un’indagine supportata da vari strumenti tecnici, come la risonanza magnetica, una radiografia o una TAC. La valutazione del fisiatra si conclude con una diagnosi sullo stato di salute del paziente o sul problema evidenziato e, in seguito, con l’eventuale prescrizione di ulteriori accertamenti e test valutativi in grado di supportare la diagnosi con un più alto livello di specificità. Infine, il medico fisiatra procede con l’individuazione del percorso di cure (infiltrativo, riabilitativo e/o farmacologico) che valuta più adatto ai fini della risoluzione del problema riscontrato. Per prepararsi alla visita, al paziente viene richiesto di portare con sé eventuali referti di esami ed analisi svolti precedentemente, poiché potrebbero rivelarsi utili per la valutazione fisiatrica.
Quando bisogna andare da un fisiatra?
La visita dal fisiatra si rivela utile e necessaria in varie situazioni patologiche più o meno gravi; tra i motivi più frequenti che inducono a rivolgersi al fisiatra rientrano sicuramente l’insorgere e la persistenza di dolori ossei, articolari e muscolari, oppure disabilità provocate da eventi traumatici tra cui incidenti, ictus o infarti. Solitamente, si rivolgono al fisiatra per una consulenza e diagnosi anche persone anziane che dopo un periodo prolungato di ricovero hanno subito un peggioramento delle loro condizioni fisiche.
La visita fisiatrica ha lo scopo di individuare la presenza o l’esistenza della patologia, gli eventuali effetti che questa potrebbe provocare al paziente e delineare il trattamento o il piano terapeutico più indicato da seguire, mirato alla retrocessione del problema o alla prevenzione di quest’ultimo.
La visita fisiatrica è indicata non solo per coloro che soffrono di disturbi preesistenti o presentano una patologia conclamata, ma anche semplicemente per prevenire l’insorgere di problematiche attraverso la valutazione di schemi corporei errati; in casi come questo, si sviluppa un percorso o un protocollo volto a prevenire proprio l’insorgenza del problema.