La mappatura dei nei è una valutazione dermatologica che permette di controllare la pelle, l’organo più esteso del nostro corpo e, in particolare, quelle lesioni pigmentate note comunemente come “nei”. Durante questo esame, si valutano forma, simmetria, bordi, colore, dimensioni e caratteristiche degli strati subito al di sotto del derma superficiale dei vari nei sparsi per tutto il corpo per individuare delle eventuali caratteristiche atipiche che potrebbero segnalare un tumore della pelle. Questo è possibile per mezzo di strumenti ottici di precisione e non invasivi: si tratta di una valutazione importante che andrebbe effettuata da tutti. Ecco cosa sapere a riguardo!
Che cosa è l’epiluminescenza?
Premessa iniziale e doverosa per distinguere la visita dei nei dalla mappatura fotografica: la prima è un esame che il dermatologo effettua ad occhio nudo per riconoscere e identificare i nei sospetti, e che necessitano quindi di un’osservazione più approfondita. La mappatura fotografica si attua invece attraverso una telecamera a fibre ottiche collegata a un sistema elettronico, che permette di guardare le immagini indirettamente su un monitor e di scattare delle foto da archiviare poi nel database per ogni paziente. Entriamo dunque nello specifico dell’argomento: l’epiluminescenza, nota anche come dermatoscopia, è un controllo periodico non invasivo utile per avere una visione d’insieme di tutti i nei e per riconoscere eventuali melanomi o tumori della pelle in modo preventivo o in fase precoce (migliorando significativamente di conseguenza le probabilità di cura).
Questo è possibile per mezzo dello studio delle caratteristiche di formazione cutanee sospette, verificando la loro natura benigna o maligna. Nel corso di questa valutazione, si procede all’osservazione della pelle con un particolare strumento ottico, il dermatoscopio, che permette di distinguere le strutture interne dei nei grazie ad una speciale luce polarizzata. Le immagini raccolte, sia quelle total body che dermatoscopiche (a giudizio dello specialista), vengono poi archiviate nel computer per valutare l’evoluzione nel tempo e per verificare eventualmente dei segni di variazioni della struttura dei nei, o nuove lesioni cutanee.
Qualora si identificassero dei nei “atipici” (ad esempio, di colore non uniforme, con bordi irregolare o di forma asimmetrica), si procede ad ulteriori approfondimenti per capire se si tratti di un tumore o meno. In caso di melanoma maligno, si passa poi all’esportazione chirurgica. Ecco perché è importante sottoporsi a questo esame con una certa periodicità, soprattutto per le persone che presentano un elevato numero di nei, caratteristiche particolari della cute, carnagione chiara, che rimangono esposte al sole a lungo o che hanno scottature e se che hanno già avuto dei casi di melanoma della pelle in famiglia.
Come si effettua la mappatura dei nei?
La mappatura dei nei avviene durante una visita dermatologica, e prevede prima una valutazione ad occhio nudo, durante la quale si contrassegnano i nei che sembrano irregolari e, in seguito, l’utilizzo del dermatoscopio. In alternativa, il medico potrebbe usare una telecamera collegata a un sistema elettronico, nota come videodermatoscopio digitale, che permettere di analizzare le immagini indirettamente su un monitor. Durante la visita, il dermatologico controlla forma, simmetria, bordi e dimensioni di nei, oltre alla comparsa di nuove formazioni tra un controllo e l’altro.
Generalmente, questa analisi richiede circa 30 minuti: alla fine, lo specialista consegna al paziente un referto condivisibile con il medico di base, oltre ad una serie di corrette norme da attuare per prevenire la formazione di melanomi, a cominciare dall’applicazione costante della protezione solare su tutte le parti esposte al sole e più volte al giorno, tutti i giorni dell’anno. È importante tenere a mente alcuni accorgimenti prima di sottoporsi a questa visita, come ad esempio evitare di truccarsi, sfoltire barba e baffi, rimuovere lo smalto e non indossare gioielli o orologi, evitando possibilmente di prendere appuntamento quando si è abbronzati.
Perché è importante fare lo screening
La frequenza con la quale sottoporsi alla mappatura dei nei viene indicato dallo specialista, ed è particolarmente indicata per le persone che presentano quelle caratteristiche elencante nel primo paragrafo. Generalmente, rappresenta un controllo da effettuare ogni 2-3 anni, mentre nei soggetti “a rischio” avviene con cadenza annuale. Si tratta di un controllo fondamentale per studiare la pelle e individuare eventuali lesioni dermatologiche che potrebbe segnalare la presenza di un melanoma: così facendo, in caso di esito positivo, si può precedere tempestivamente con un intervento chirurgico per asportare il neo atipico.